La nostra Mission
Resilienza
Favorire lo sviluppo della capacità di affrontare in modo positivo le difficoltà proprie dell’ambiente.
Recovery
Consentire al paziente di recuperare un livello di funzionamento sociale e scolastico/lavorativo tale da garantire la ripresa di un ruolo attivo, utile e soggettivamente gratificante al momento del rientro nel suo ambiente sociale, indipendentemente dal raggiungimento della remissione sintomatologica.
Abbattimento dello stigma
Superare le barriere culturali che alimentano la diffidenza verso i soggetti affetti da patologia psichiatrica.
I concetti di “resilienza” e di “recovery” hanno drasticamente orientato le scelte di campo in ambito neuro-psichiatrico e psichiatrico e offrono uno schema teorico innovativo. Questo supera la visione monodimensionale clinica e permette di allargare a una prospettiva multi-professionale la comprensione dello sviluppo dell’adolescente/giovane adulto, visto come soggetto dinamico e attivo che cresce all’interno di una filiera esistenziale complessa che include, insieme alle sue caratteristiche individuali, i suoi stessi legami con la collettività e l’organizzazione sociale che lo appoggia, comprendendo quindi il sistema scolastico e l’aggregazione sociale, come promotori fondamentali di resilienza.
La nostra Vision
I dati più recenti della letteratura internazionale evidenziano come:
- circa il 75% dei disturbi psichiatrici degli adulti è preceduto da disturbi ad esordio prima dei 18 anni (50% prima dei 15 anni);
- la psicopatologia infantile è spesso diversa da quella che ritroveremo nell’adulto (sviluppo eterotipico);
- la definizione delle traiettorie evolutive dei più importanti disturbi psichiatrici ha un importante valore preventivo sulla salute mentale della popolazione;
I dati epidemiologici più recenti mettono peraltro in luce una crescita esponenziale dei disturbi psichiatrici in età evolutiva: ciò riguarda sia i disturbi “esternalizzanti” (ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio, Disturbi della Condotta) che quelli “internalizzanti” (disturbi dell’umore) (SINPIA 2016).
Tali difficoltà sono spesso associate a problematiche socio-familiari; inoltre, sempre più spesso, per questi disturbi non è sufficiente l’intervento ambulatoriale o semi-residenziale o la degenza durante l’acuzie, ma sono necessari contesti residenziali che consentano una decantazione delle patologie più dirompenti e favoriscano percorsi finalizzati al raggiungimento dell’autoregolazione e dell’autonomia di questi giovani pazienti, per prepararli ad un reinserimento nei propri contesti di vita.
Con questa visione prospettica nasce la Comunità Terapeutica “Il Soffio”, una struttura riabilitativa residenziale con dieci posti specificatamente dedicati a pazienti adolescenti e giovani adulti.